Festival CaroPierPaolo

Doppio specchio: il segreto del Festival

Danzatrici in volo. Lo spettacolo della Compagnia NoGravity “Caro Pier Paolo” aveva promesso questa meraviglia. Il segreto sarebbe stato uno specchio, capace di duplicare l’immagine e creare illusione di un reale che è come si vede ma è anche altro. Il lagoscenico, però, ha permesso di andare oltre la promessa, oltre la magia prevista. Non solo uno specchio ma due. Non solo un riflesso, ma due. L’acqua ha trasformato la scenografia e il riflesso dello specchio in alto, così stabile e definito, ha avuto il suo doppio in un’immagine in movimento e sfocata dalla memoria delle onde del lago. L’essere e il suo doppio. L’essere e il suo ricordo. Solo ad Arona può accadere. Solo la città teatro ha la capacità di realizzare ciò che non esiste. Quelle danzatrici in volo, quel racconto di un’amicizia così intensa e particolare come quella di Dacia Maraini con Pier Paolo Pasolini è divenuto racconto universale di nascita e morte, di legami che si creano e si distruggono, di riflessi che si allargano e toccano gli spettatori, trasformandoli, includendoli, moltiplicandoli.