Siamo tutti un po’ bambini

C’è una poesia di Janusz Korczak che racconta di bambini.

Dite:
è faticoso frequentare i bambini.
Avete ragione.
Poi aggiungete:
perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inchinarsi, curvarsi, farsi piccoli.
Ora avete torto.
Non è questo che più stanca.
È piuttosto il fatto di essere obbligati ad innalzarsi fino all’altezza dei loro sentimenti.
Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.
Per non ferirli.

Vedere i bambini a teatro, la loro meraviglia e il loro stupore di fronte alla magia del teatro è ciò di più gratificante si possa immaginare.

Bambini che inconsapevolmente fanno un regalo ai propri genitori, presi e indaffarati dal lavoro, dalla loro attività di cura, senza più la disponibilità del proprio tempo e che,  grazie ai loro figli possono immergersi in un’ora di teatro “quando ci ricapita altrimenti di andare a teatro, questo sconosciuto o ricordo lontano di tempi ormai passati”.
E che bello organizzare la comitiva teatrale con gli amici, conviene anche, se sei almeno in 4i. Si festeggiano compleanni, si viene con gli amici di classe… seduti tutti vicini. Per esempio con uno spettacoli come Kalinka, oltre a conoscere un pò di cultura russa, si può fare casino battendo ritmicamente le mani al suono della fisarmonica, si ride e si balla (anche se non si potrebbe). Bambini che capiscono e si ricordano le storie raccontate a teatro, spesso, meglio di noi adulti.

L’augurio che facciamo noi di arona città teatro è che questi bambini possano fare del teatro il loro stile di vita, sin da piccoli per il resto della loro vita, di essere dei nativi teatrali.